INTERVISTA DI CARLO SILIPO AL MATTINO
Primo obiettivo. «La salvezza, da conquistare attraverso una squadra di giovani. Non ci saranno stranieri ed è andato via anche Renzuto Iodice, cinque partenze in una squadra di pallanuoto sono un peso rilevante ma noto nel gruppo del Posillipo, dai giocatori allo staff tecnico che stiamo formando, grande entusiasmo». Così Carlo Silipo, neo direttore tecnico della squadra rossoverde, ospite della web tv del Mattino.
L’ex campione (7 scudetti e 3 Coppe dei Campioni con Canottieri e Posillipo, tutti i titoli possibili con la Nazionale allenata dal ct Rudic), recordman di presenze nel Settebello azzurro e inserito nella Hall of Fame mondiale, punterà tutto sul vivaio. «Il legame con la pallanuoto e il Posillipo è rimasto intatto, anche perché nelle squadre giovanili gioca mio figlio. Quando mi è stato proposto questo incarico, sono stato grato alla nuova dirigenza per aver pensato a me per rilanciare e ricostruire il settore, non perché abbiano fatto male altri ma perché non ci sono più quelle risorse economiche che avevano consentito di avere quattro stranieri in squadra. Per qualche anno gli stranieri non potranno venire se non con un colpo di fortuna, con il contributo di qualche sponsor.
Dobbiamo avere l’ umiltà di ripartire da zero e dal vivaio: il Posillipo continua ad avere un grande appeal. È una politica che ho sposato in pieno», ha detto Silipo.
Poi, un attacco al Recco, il club che domina da anni in Italia. Con una rivelazione.
«Ha distrutto la pallanuoto e io posso dirlo perché ci sono passato direttamente. Ero andato a Recco per firmare. Contratto sul tavolo, però il direttore generale disse qualcosa che non mi piaceva e cioè che l’ obiettivo era distruggere il Posillipo: nel momento in cui si pensa di distruggere l’ avversario non è più sport ed è quello che il Recco, sottraendo giocatori, fa in Italia e all’estero».
Intervista di Francesco De Luca, video e montaggio Newfotosud
R.S.
©RIPRODUZIONE RISERVATA IL MATTINO
Area Comunicazione