6 a 15 IL PUNTEGGIO FINALE A FAVORE DEGLI OSPITI
Sconfitta per il Posillipo per 6-15, alla piscina Alba Oriens di Casoria dove i rossoverdi hanno ospitato i primi della Classe della Pro Recco nella seconda gara del girone di ritorno del campionato di pallanuoto maschile di serie A: 0-3/2-5/2-3/2-4, i parziali dei quattro tempi di gara che raccontano di un Posillipo che resta comunque in partita pur subendo tre rigori avversari tutti messi a segno, pagando così lo scotto di un gioco di pressing per cercare di stare dietro agli avversari.
Segna Massimo Di Martire ma ovviamente non basta. Il Recco gioca la sua gara con una rosa in cui ogni singolo giocatore può di fatto fare la differenza e la fa, in linea con le richieste di un altrettanto bravo allenatore, grazie anche ad una notevole fisicità di squadra abituata a non mollare neppure un centimetro ma anzi cercando di giocare ogni azione con la stessa tenacia e determinazione, come del resto ci si aspettava. Ciò detto, il Posillipo ha giocato una partita in cui a tratti è riuscito a servire il centro, dando profondità al gioco, così come la formazione guidata da Roberto Brancaccio si era prefissata: “Sapevamo che il Recco non avrebbe concesso respiro e non avrebbe lasciato nulla di intentato. Abbiamo fatto una partita provando il pressing ed il rischio che si corre è appunto di subire i rigori e le tante espulsioni”, commenta subito dopo la gara Brancaccio: “non è semplice giocare a zona con una squadra così, come è il Recco, con bravi tiratori e linea di centroboa così bassa. La nostra prestazione è stata quella a tratti di subire la loro fisicità ma nella profondità, quando siamo stati bravi, siamo riusciti a servire i nostri centri nonostante un loro pressing molto tecnico e fisico”.
A commentare, infine, la strada percorsa finora dall’ex posillipino, oggi tra le fila della Pro Recco, Vincenzo Renzuto Iodice è il Consigliere alla Pallanuoto Gigi Massimo Esposito: “È un ragazzo cresciuto nel Posillipo, sarebbe per noi un grande orgoglio se raggiungesse traguardi nazionali e internazionali ancora più importanti”.
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