IL POSILLIPO AFFRONTA LA PALLANUOTO TRIESTE ALLE 20.30 DEL 23 OTTOBRE
È una pallanuoto Trieste rafforzata in termini di formazione rispetto allo scorso anno con uno straniero del calibro di Milakovic, quella che il CN Posillipo affronterà domani alle ore 20.30 al Polo Natatorio “B. Bianchi” di Trieste per la terza giornata della regular season di pallanuoto maschile di Serie A1: i rossoverdi sono reduci dal pareggio contro la RN Florentia di sabato scorso nella prima casalinga alla Scandone dove i ragazzi dell’allenatore Roberto Brancaccio sono tornati regolarmente ad allenarsi.
Il Posillipo arriva domani sera a Trieste con un’importante pedina mancante, ossia Giuliano Mattiello, autore di un poker di gol nell’ultima uscita ma che non sarà a disposizione di Brancaccio dopo la decisione del giudice sportivo di squalificare il giocatore per una giornata di campionato per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Insomma, i rossoverdi recuperano Massimo Di Martire ma dovranno fare a meno di Mattiello.
Gara dunque ostica per il Posillipo, nel turno infrasettimanale e la concentrazione dei ragazzi dovrà essere massima, come raccomanda Brancaccio: “Domani dobbiamo assolutamente essere bravi a restare in partita per tutti e quattro i tempi ma soprattutto non dobbiamo cadere in banali ingenuità, come nelle prime due partire a Roma e alla Scandone, che ci hanno fatto giocare la partita scorsa senza di Martire e questa che verrà senza Mattiello“, il commento alla vigilia di Brancaccio che precisa: “Sicuramente i ragazzi hanno sbagliato nei confronti di arbitro e avversari ma a Roma Di Martire aveva ricevuto un colpo in pieno viso con fuoriuscita di sangue non sanzionato dall’arbitro mentre per lui è arrivata la squalifica per proteste e allo stesso modo Mattiello, dopo il rigore sbagliato e prima di mettere a segno il gol del pareggio, era stato provocato lui dal portiere avversario con le stesse modalità per le quali però solo Mattiello è stato squalificato. Ciò detto, precisiamo che rispettiamo naturalmente le decisioni arbitrali“, conclude, “ma dobbiamo stare attenti e non lasciarci indurre in errore“.
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