INTERVISTATO DAL NOLA BUSINESS PARK MAGAZINE
IL PERSONAGGIO/ALDO CAMPAGNOLA
Porterò il Posillipo in acque “sicure”
Il Presidente “Manager”: “sono l’amministratore delegato del Circolo”. In meno di 16 mesi di Presidenza già raggiunti numerosi obiettivi del programma
di Daniele Trosino
Quando fui eletto, sedici mesi fa, abituato ad essere presente contemporaneamente in 20 cda mi dissi “è un incarico come un altro”. In realtà, ho detto una grande balla; ora che sto ristrutturando “l’azienda” Posillipo, mi sono reso conto che è diverso, qui ci metti il cuore… È una cosa che ti prende…
Sono le parole conclusive, seguite da una lunga pausa che tradisce un velo di emozione, di una piacevole chiacchierata con il presidente del Circolo Nautico Posillipo, Aldo Campagnola, consigliere di amministrazione di CIS e Interporto Campano.
Eletto circa 16 mesi fa, con Maurizio Marinella vicepresidente sportivo e Filippo Smaldone, vicepresidente amministrativo. “Ho la fortuna di avere una squadra di consiglieri formidabile, che ha avuto un forte successo elettorale”
“Pensavo che dopo i primi mesi di assestamento sarebbe stato diverso, e lo pensavano anche i miei contendenti durante la nostra piccola ed appassionata campagna elettorale. Ed invece, nonostante gli uffici a Milano, la mia presenza nel circolo è visibile e, forse, “asfissiante”, sottolinea scherzosamente.
Riavvolgendo il nastro, si parte da una premessa: “Sono socio da 25 anni e sono entrato nel Circolo sotto la presidenza dell’ottimo presidente Cerciello.
Finora, non avevo mai svolto attività dirigenziale all’interno, tranne che per un brevissimo periodo. Poi una parte autorevole di questa grande famiglia, mi ha chiesto di fare il cosidetto “passo in avanti”.
IL METODO AZIENDALISTA
“Ci siamo presentati con un metodo ed un programma chiaro. Partendo da un dogma che professo in maniera chiara, ossia, paradossalmente, io non sono un uomo da Circolo, che è tradizionalmente incline alla mediazione. Per me i circoli sono delle vere e proprie aziende, anche complesse e con problematiche economiche, finanziarie ed organizzative tipiche di una azienda. Questo non perché lo dica io, ma oggi lo dice la norma. Per cui il mio approccio è stato quello di un uomo non da circolo, ma prima del professionista, orgogliosamente socio del circolo, chiamato e, quindi, autoprestatosi per spirito di servizio al Circolo.
L’impostazione è stata, sin dalla campagna elettorale quella di tipo aziendalistico”. “Perchè cosi doveva essere”, ci tiene a precisare. “Negli anni precedenti, nei confronti con alcuni amici soci, sembravo blasfemo quando parlavo di azienda, mentre c’era chi mi ripeteva che il circolo non poteva essere una azienda. Il problema, poi, è stato che ho trovato un Circolo e non una azienda, che con fatica stiamo rimettendo in ordine”.
“Abbiamo dato una impostazione aziendale, partendo dal Consiglio, affidando deleghe e incarichi (che sono già previsti dal nostro statuto), ma in modo serio e controllato, prevedendo centri di resposabilità, un controllo di gestione e delle procedure per tutto, finanche l’acquisto dei tovagliolini del ristorante”.
IL TEMA DELLA SICUREZZA
“Si tratta di una tema delicato ed importante, per un Circolo. Abbiamo rivisto tutte le procedure di sicurezza a tutto tondo: dalla sicurezza sul lavoro, a tutti gli impianti, a partire dalla piscina Poerio”. Riguardo a questo impianto, finalmente abbiamo regolarizzato la nostra occupazione. Per anni siamo stati occupanti senza titolo della piscina Poerio. Grazie ad uno splendido lavoro fatto dalla FIN, oggi noi siamo cogestori dell’impianto. Bisogna dare merito all’attuale Amministrazione Comunale, vicina a tutte le associazioni sportive e al Circolo, ovviamente nel rispetto dei ruoli, che si è adoperata in maniera efficiente, consentendoci di chiudere in tempi brevi una convenzione con la FIN e tutte le associazioni, regolarizzando la nostra occupazione”.
“Come dicevo, abbiamo posto enfasi alla sicurezza: è previsto l’uso di defribrillatori, abbiamo rimesso a nuovo la nostra sede di Lago Patria per il canottaggio, rifatto la sala scherma ed, a breve, ristruttureremo palestra”.
IL RISTORANTE
Altro punto qualificante del programma che abbiamo portato a casa è il ristorante. Non avevamo un “nostro” ristorante. Invece, oggi abbiamo una nostra squadra con lo chef Luciano Scotti, ed un sous chef Aldo Scarci, con qualificato personale di sala. Si mangia bene, il che non guasta, e tra l’altro è il motore per sostenere eventi che danno lustro al Circolo. Oggi, al circolo Posillipo si fanno tanti eventi di livello.
Ma gli impegni rispettati sono tanti: “Abbiamo messo in sicurezza il nostro porto in concessione con 95 posti barca, che è una una azienda nell’azienda.
Stiamo spingendo molto sul merchindising e implenteremo il sito di ecommerce”.
LA STORIA DELLO SPORT IN ITALIA
Il Posillipo è un pezzo importantissimo per l’Italia e per la citta di Napoli. Il ruolo sociale dei circoli e delle associazioni sportive è fondamentale. È un bene che va tutelato non solo perchè ha “sfornato” decine e decine di nazionali e campioni mondiali e olimpici, in tutte le sette discipline”. E aggiunge, per il suo ruolo sociale: “nelle palestre, in acqua, in piscina e sulle pedana forma per la vita giovani del futuro. Semmai qualcuno diventa anche un campione, il che ci fa piacere. Ma ciò che conta è che da noi si formano gli uomini e le donne della società civile”.
SENSO DI APPARTENENZA
“Orgoglio e senso di appartenenza sono i sentimenti dei nostri soci. Stiamo raccogliendo i frutti di questo nostro lavoro. Stanno entrando nel Circolo soci di rilievo, come Matteo Lorito, Andrea Ballabio e tanti altri docenti universitari, imprenditori manager.
Amo ripetere che non ci si iscrive al Posillipo, al Circolo si viene ammessi. E cerco di incontrare personalmente tutti i potenziali soci. Inoltre stiamo dando una spinta ad passaggio generazionale, attraverso formule di ingresso particolari: su oltre 800 soci, 50 hanno meno di sono 46 anni”.
Manca poco al centenario…”
Abbiamo centrato numerosi obiettivi che ci eravamo proposti. Siamo pronti, avendo completato il ciclo di autorizzazioni, per montare la copertura della nostra piscina. Stiamo terminando il risanamento di un bilancio che non era ottimale. C’è ancora una marea di lavoro da fare. Solo allora faremo grandi feste”.
COPPA LYSISTRATA
Con i circoli Italia, Savoia, Rari Nantes e Canottieri i rapporti sono meravigliosamente eccellenti. Penso che, insieme, dovremo chiedere all’Amministrazione Comunale di consentirci di dare una mano a Napoli a vendere a fini turistici il “prodotto” coppa Lisistrata, magari con delle gradinate lungo via Caracciolo. Ma in tanti altri eventi sportivi possiamo dare una mano alla città”.
OBIETTIVI
“Dal punto vista sportivo portare i nostri atleti alle Olimpiadi; in subordine, tornare a vincere in tutte le sezioni. A dire il vero, già vinciamo in molte, come scherma, canoa e canottaggio. Purtroppo nella pallanuoto di A1, siamo assenti da un po’ mentre abbiamo una ottima “cantera” (campioni d’Italia con la under 16).
PINO PORZIO
“Un valore aggiunto ed un grande acquisto è Pino Porzio, campione autentico, uomo di grande equilibrio, personalità e signorilità, correttezza e stile, oltre che un tecnico che sta facendo una grande lavoro. Anche se per competere a certi livelli ci vogliono capitali che al momento non abbiamo”.
UN SOGNO NEL CASSETTO
“Siamo molto determinati per il rispetto di regolamento e statuto. Vorrei lasciare un Circolo più strutturato sulle regole che andavano rafforzate e, soprattutto, in sicurezza. Che io sappia siamo un “unicum”, tra le associazione sportive, in Italia, ad aver introdotto il modello 231, che tra l’altro è obbligatorio per legge”.
“Il mio approccio è molto pragmatico. Prima bisogna mettere a posto la macchina.
L’auspicio è lasciare il Circolo Posillipo in acque tranquille. È una barca che ha sofferto un po’ ultimamente, ma sta tornando in un porto sicuro. Vorrei far ridiventare il Posillipo un centro di socialità e di riferimento per la città, per gli intellettuali, per la parte economico finanziaria, per gli imprenditori. E poi luogo di convegni, presentazioni di libri, rappresentazioni teatrali, concerti, punto di incontro. Devo dire che lo sta ridiventando, se consideriamo che abbiamo richieste continue di eventi. Insomma un salotto punto di riferimento per la città.