POSILLIPO: SORPRESA VINCENTE

17 Novembre 2018

IL COMMENTO DEL VICEPRESIDENTE TRIUNFO ALL’ARTICOLO DI GIANLUCA AGATA SUL MATTINO

Vincenzo Triunfo
Vincenzo Triunfo
Un progetto che include tutte le discipline sportive; non solo la pallanuoto, che resta uno dei pilastri fondamentali dello sport posillipino, che insieme alle altre 2 discipline, scherma e canottaggio, hanno portato nella storia 18 medaglie olimpiche e innumerevoli titoli mondiali, continentali e italiani.
Quest’anno i nostri canottieri hanno vinto 3 campionati italiani e 2 medaglie ai mondiali Under 23 e nel nuoto abbiamo conquistato un bronzo agli Europei in acque libere.
Oggi siamo ritornati alla cura dei vivai e a far crescere nuovamente i nostri campioni in casa, anche nella vela, nuoto, canoa, canoa polo e triathlon. La serie A1 di pallanuoto rimane il veicolo mediatico migliore per far conoscere l’eccellenza sportiva del Posillipo, ma vi assicuro che è la punta dell’iceberg di un progetto che, come sostiene Roberto Brancaccio, è cosa molto più importante e ampia!

«POSILLIPO SORPRESA VINCENTE» di Gianluca Agata
Brancaccio, tecnico dei rossoverdi «Primi? Bello, ma le favorite sono altre»


Gianluca Agata
Gianluca Agata
Roberto Brancaccio
Roberto Brancaccio

Una volta il Posillipo era una corazzata che faceva tremare il mondo della pallanuoto a suon di scudetti e Champions. Ora le inaffondabili sono all’ àncora in altri porti: Recco, Brescia, Busto Arsizio. Ma c’ è un incrociatore rossoverde che si sta divertendo a seminare il panico nel campionato di serie A1 sovvertendo pronostici e classifiche e ora è in testa alla classifica con cinque vittorie su altrettante partite, compreso il derby con la Canottieri.
Roberto Brancaccio è allenatore del Posillipo delle sorprese.

Si aspettava una simile partenza?
«Che si respirasse un’ aria positiva era palese perché è il frutto del lavoro dello scorso anno. La squadra negli ultimi tre mesi ha costruito la salvezza senza passare dai playout. Oggi è più complicato ma le basi messe erano importanti. Se me l’ aspettavo? Onestamente no».
Un primato che regala altre responsabilità.
«Per il momento godiamoci la classifica, che fa morale per il prosieguo della stagione. Il campionato è lungo. Dobbiamo aspettare un po’».

Sia pur ottenuta a tavolino, che valore dare alla vittoria di Recco?
«Non so come andranno le cose con i ricorsi, ma per me è più importante il progetto Posillipo».

Qual è il progetto Posillipo?
«Innanzitutto, siamo partiti con uno staff completamente nuovo: io come tecnico, Fusco preparatore atletico, che provenendo dal rugby ha portato diverse innovazioni, Carlo Silipo direttore tecnico. Ci confrontiamo quotidianamente su tutto, ognuno nell’ ambito delle proprie responsabilità. Ma abbiamo costruito una squadra che sa lavorare insieme».

E i giocatori?
«Il Posillipo ha un’ età media di 22 anni, con giocatori come Saccoia e Negri che hanno una esperienza decisamente maggiore, e altri come Mattiello, Marziali e Rossi che sono decisamente più giovani ma con ampi margine di crescita. A questi aggiungo i Di Martire, Manzi, Silvestri, gli stranieri, un gruppo che può dare ancora tanto. Di questi almeno la metà hanno il sangue rossoverde dentro. E vi garantisco che indipendentemente dai risultati in questo Circolo ci si confronta sempre con una storia che ti dà l’ orgoglio dell’ appartenenza».

Quelle corazzate lì davanti sono proprio impossibili da raggiungere?
«Il nostro obiettivo resta quello di migliorare l’ ottavo posto dello scorso anno. Magari si può pensare alle Final six ma, ripeto, è tutto ancora molto lontano».

La Scandone è ormai un ricordo.
«Dovremo farne a meno per tutto l’ anno per i lavori delle Universiadi, ma a Casoria ci stiamo trovando benissimo. È una piscina adatta per la pallanuoto dove è un piacere giocare. Il derby è stato molto bello per l’ affluenza di pubblico».

Oggi sesto match in campionato. Trasferta a Firenze. Continuerà il filotto di vittorie?
«Andiamoci piano. Faremo il massimo sapendo che questo è un campionato equilibratissimo, a parte quelle tre, quattro che sono destinate a fare un altro torneo. Tutto può succedere».

E se fosse confermata dalla giustizia sportiva la vittoria contro il Recco?
«Risultato importante, ma il progetto è un’ altra cosa».

L'articolo sul Mattino del 17 novembre 2018
L’articolo sul Mattino del 17 novembre 2018

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